Incentivi 2019 per investimenti a favore imprese dell’autotrasporto

Sulla G.U. n. 250 del 24 ottobre 2019 sono stati pubblicati il Decreto MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) n. 336 del 22 luglio 2019, il Decreto MIT del 27 agosto 2019 ed il Decreto dirigenziale 11 ottobre 2019, relativi agli incentivi per investimenti a favore delle imprese di autotrasporto per l’anno 2019.

Riassumiamo di seguito i principali contenuti dei provvedimenti.

1) Decreto MIT n.336 del 22 luglio 2019

Ripartizione delle risorse e tipologie di investimento

Le risorse ammontano complessivamente a 25 milioni di € e sono ripartite a seconda delle diverse tipologie di investimento, che riguardano:

– 9,5 milioni di € per l’acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di veicoli nuovi di fabbrica adibiti al trasporto di merce di massa complessiva a pieno carico pari o superiori a 3,5 ton, a trazione alternativa a metano CNG, a gas naturale LNG, ibrida (diesel/elettrico) ed elettrica (Full electric) e a trazione elettrica, nonché l’acquisizione di dispositivi idonei alla riconversione di autoveicoli a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica;

– 9 milioni di € per l’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica Euro VI, di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 7 ton, con contestuale radiazione per rottamazione di veicoli di massa pari o superiore a 11,5 ton; per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro6 D Temp di massa pari a 3,5 e fino a 7 ton;

 6 milioni di € per l’acquisizione – anche mediante locazione finanziaria – di rimorchi e semirimorchi nuovi di fabbrica per il trasporto combinato ferroviario rispondenti alla normativa UIC 596-5 e per il trasporto combinato marittimo dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO, dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiori standard di sicurezza ed efficienza energetica, nonché per l’acquisizione di rimorchi/semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiori a 7 ton allestiti per trasporti in regime ATP, rispondenti a criteri avanzati di risparmio energetico e rispetto ambientale;

– 0,5 milioni di € per l’acquisizione – anche mediante locazione finanziaria – di casse mobili e rimorchi o semirimorchi porta-casse per facilitare l’utilizzo di diverse modalità di trasporto senza rottura di carico.

I contributi sono erogabili fino a concorrenza delle risorse disponibili per ogni tipologia di investimento.

A differenza dello scorso anno, è stato reintrodotto il sistema di prenotazione dell’incentivo, così da assicurare alle imprese la certezza del contributo spettante, secondo le misure stabilite dal decreto stesso per le varie tipologie di investimento.

Sarà pertanto possibile usufruire dell’incentivo fino a che non saranno esaurite le risorse del fondo, la cui capienza sarà aggiornata dal MIT con cadenza regolare, sul proprio sito istituzionale.

Le domande pervenute a fondo terminato non saranno esaminate a meno che non si rendessero disponibili ulteriori risorse.

L’importo massimo ammissibile dei contributi è stabilito in 550.000 euro per singola impresa.

Il contributo non è cumulabile con altri contributi pubblici per le medesime tipologie di investimento ed i medesimi costi ammissibili.

Inoltre, come in passato, i beni acquisiti con incentivo ministeriale sono sottoposti al vincolo di inalienabilità per 3 anni (fino al 31 dicembre 2022), pena la revoca del contributo erogato.

Riportiamo di seguito gli importi per tipologia di investimento:

– veicoli da 3,5 ton fino a 7 ton a metano CNG, elettrica e a motorizzazione ibrida (diesel-elettrico): l’importo del contributo è pari a 4.000 euro per veicoli CNG e a motorizzazione ibrida; 10.000 euro per veicoli full-electric;

– veicoli oltre 7 ton a trazione elettrica: 20.000 euro;

– veicoli da 7 a 16 ton: 8.000 euro per veicoli ibridi, metano CNG, diesel/elettrico, LNG;

– veicoli oltre 16 ton: 20.000 euro per veicoli ibridi, metano CNG, diesel/elettrico, LNG;

– veicoli diesel EuroVI da 3,5 a 7 ton: 2.000 euro di contributo;

– veicoli diesel EuroVI da 7 a 16 ton: 5.000 euro di contributo;

– veicoli diesel EuroVI oltre 16 ton: 12.000 euro di contributo;

– veicoli commerciali leggeri Euro6 D TEMP da 3,5 a 7 ton: 2.000 euro di contributo;

 per l’acquisizione di dispositivi idonei alla riconversione di veicoli 3,5 ton come veicoli elettrici, il contributo è pari a 1.000 euro;

– rimorchi/semirimorchi a norma UIC 596-5 o IMO, dotati di almeno un dispositivo innovativo tra quelli indicati nell’Allegato 1: 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro; l’importo è pari a 1.500 euro per le imprese che non rientrano tra le PMI;

 rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiore a 7 ton allestiti per trasporti in regime ATP mono o multi temperatura purché le unità frigorifere/calorifere siano alimentate da motore StageV o da unità criogeniche autonome non collegate con il motore del veicolo trattore oppure da unità elettriche funzionanti con alternatore collegato al motore del veicolo trainante. In ogni caso, i gas refrigeranti dovranno essere dotate di un GWP inferiore a 2.500: 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro; l’importo è pari a 1.500 euro per le imprese che non rientrano tra le PMI.

 sostituzione, nei rimorchi, semirimorchi o equipaggiamenti per autoveicoli specifici superiore a 7 ton allestiti per trasporti in regime ATP mono o multi temperatura delle unità frigorifere/calorifere installate con unità frigorifere/calorifere alimentate da motore StageV o da unità criogeniche autonome non collegate con il motore del veicolo trattore oppure da unità elettriche funzionanti con alternatore collegato al motore del veicolo trainante. In ogni caso, i gas refrigeranti dovranno essere dotate di un GWP inferiore a 2.500: 10% del costo di acquisizione per le medie imprese e del 20% per le piccole imprese, con un tetto massimo di 5.000 euro; l’importo è pari a 1.500 euro per le imprese che non rientrano tra le PMI.

– gruppi di 8 casse mobili e 1 rimorchio/semirimorchio porta-casse: l’importo è pari a 8.500 euro per ciascun gruppo.

Una maggiorazione del 10% dei contributi – cumulabile e calcolata sull’importo netto del contributo – è riconosciuta alle imprese PMI ed a quelle aderenti ad una rete d’impresa per l’acquisto di veicoli a motore – esclusi gli Euro6 D TEMP – e di casse mobili.

Le modalità di dimostrazione dei requisiti e le modalità di presentazione delle domande sono contenute nel decreto 11 ottobre 2019 di attuazione, commentato di seguito.

Il decreto è entrato in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in GU e pertanto il 25 ottobre 2019.

Gli investimenti sono finanziabili se avviati in data successiva alla data di entrata in vigore dello stesso decreto – cioè dal 26 ottobre 2019 – e ultimati entro il 15 giugno 2020 (art.3).

2) Decreto MIT 27 agosto 2019 – Modifica del Decreto 22 luglio 2019

concernente le modalità di erogazione delle risorse per investimenti a favore delle imprese di autotrasporto per l’anno 2019

L’acquisizione di veicoli commerciali leggeri euro6 D-TEMP di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 ton e fino a 7 ton, è subordinata alla contestuale rottamazione di veicoli di pari tonnellaggio, al fine di allineare la situazione rispetto ai veicoli pesanti.

3) Decreto dirigenziale 11 ottobre 2019

Modalità di funzionamento della misura di incentivo

Vi sono due distinte fasi:

a) prenotazione dell’incentivo finalizzata ad accantonare l’importo spettante in astratto per l’investimento da realizzare, sulla base del contratto di acquisizione del bene incentivabile, da allegare alla domanda;

b) rendicontazione successiva dei costi di acquisizione dei beni oggetto di investimento.

Qualora in fase istruttoria dovesse rilevare mancanze o irregolarità, RAM ne informa il MIT che con provvedimento motivato dispone la non ammissione dell’impresa agli incentivi;

l’importo accantonato in precedenza (effetto prenotativo) torna nella piena disponibilità delle risorse.

RAM – soggetto gestore della misura di incentivazione – definisce 4 contatori, uno per ciascuna delle aree di investimento e l’entità delle risorse viene periodicamente aggiornata tramite piattaforma informatica gestita da RAM, che provvede:

a) ad accantonare l’importo massimo concedibile a favore del richiedente l’incentivo, con corrispondente decurtazione dell’importo dal fondo delle risorse disponibile per tipologia di investimento;

b) a riacquisire gli importi accantonati per i quali siano venuti meno i presupposti dell’effetto prenotativo, con conseguente “scorrimento” della graduatoria in base alla data di proposizione della domanda.

In caso di esaurimento delle risorse disponibili, le domande presentate saranno accettate “con riserva”, ai fini dello scorrimento dell’elenco dei soggetti che hanno presentato domanda.

L’importo risultante dall’accantonamento dovrà poi essere messo in relazione ai costi rendicontati dall’impresa ed alla sussistenza dei requisiti previsti.

Termini, modalità di compilazione e presentazione della domanda

A partire dalle ore 10 del giorno 26 ottobre 2019 (giorno successivo all’entrata in vigore del decreto 22 luglio 2019) e sino alle ore 16 del 31 marzo 2020, sarà possibile presentare domanda che avrà effetto prenotativo.

Le liste delle domande pervenute ed i “contatori” aggiornati periodicamente saranno visibili sul sito di RAM (http://www.ramspa.it/contributi-gli-investimenti-vi-edizione).

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 16 del 12 dicembre 2019 esclusivamente tramite PEC all’indirizzo: ram.investimenti2019@legalmail.it, con allegata la seguente documentazione a pena di inammissibilità:

a) modello di domanda con firma digitale del legale rappresentante (il modello, allegato, è scaricabile dal sito di RAM all’indirizzo sopra indicato);

b) documento di identità del legale rappresentante in corso di validità;

c) copia del contratto di acquisizione dei beni indicati in domanda, debitamente sottoscritto dalle parti. Il contratto deve riportare la firma digitale del legale rappresentante e contenere – nel caso di acquisto di rimorchi/semirimorchi – l’indicazione del costo dei dispositivi innovativi, di cui all’elenco allegato al decreto 22 luglio 2019.

L’ordine di prenotazione sarà formato sulla base della data e dell’ora di invio della PEC.

Dalle ore 10 del 16 dicembre 2019, le domande possono essere presentate esclusivamente tramite piattaforma informatica raggiungibile al link pubblicato sul sito del MIT, al seguente indirizzo: 

http://www.mit.gov.it/documentazione/autotrasporto-merci-contributi-ed-incentivi-perlanno-2019-formazione-e-investimenti

e sul sito di RAM al seguente indirizzo: http://www.ramspa.it/contributi-gli-investimenti-vi-edizione

Il sistema informatico consentirà l’inserimento di tutte le informazioni necessarie per la compilazione delle domande, cui vanno allegati gli stessi documenti indicati per l’invio della domanda tramite PEC. La guida all’utilizzo del sistema informatico sarà disponibile sul sito RAM – al link sopra indicato – entro il 16 dicembre 2019.

I soggetti che presentano domanda tramite PEC devono confermare la domanda dal 16 dicembre 2019 ed entro le ore 16 del 31 gennaio 2020 sul sistema informatico, utilizzando il codice identificativo inviato all’interessato all’indirizzo PEC utilizzato per l’invio della domanda.

Tale adempimento consentirà alla domanda di essere confermata nella posizione di prenotazione acquisita. Le domande non confermate sulla piattaforma, entro il termine ultimo del 31 gennaio 2020, decadranno automaticamente, liberando in tal modo risorse e determinando lo scorrimento dell’elenco dei soggetti che hanno presentato domanda.

Resta il limite di 1 domanda per ciascuna impresa, comprendente una o più tipologie di investimento tra quelli ammissibili. Il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 31 marzo 2020.

E’ possibile annullare la domanda già presentata e presentare una nuova domanda (con modifiche e/o integrazioni) in tempi successivi, ma in questo modo si avrà l’effetto dello scorrimento nella graduatoria verso il basso.

L’elenco delle domande pervenute che costituirà l’ordine di priorità acquisita, è reperibile al link pubblicato sul sito del MIT, nella sezione “autotrasporto” – “contributi ed incentivi” e sul

sito di RAM.

Lo stesso elenco avrà valore fino al 1° aprile 2020, data dalla quale sarà avviata l’istruttoria che potrà determinare lo scorrimento verso il basso, qualora la rendicontazione non dovesse corrispondere alla prenotazione degli investimenti.

Prova del perfezionamento dell’investimento

Dal 1° aprile 2020 sarà possibile fornire la prova del perfezionamento dell’investimento, tramite la applicazione che sarà resa nota e raggiungibile dal sito del MIT e di RAM.

Oltre alla documentazione già indicata, dovrà essere fornita la prova documentale dell’integrale pagamento del prezzo tramite fattura quietanzata da cui risulti il prezzo del bene (per i rimorchi/semirimorchi anche l’indicazione del costo dei dispositivi innovativi, di cui all’elenco allegato al decreto 22 luglio 2019).

I documenti di acquisto dei beni in lingua straniera devono essere tradotti in italiano a pena di esclusione (art.33 DPR 445/2000).

In caso di acquisto tramite leasing finanziario, va dimostrato il pagamento fino all’ultimo canone dovuto alla data di invio della documentazione, tramite fattura quietanzata dalla società di leasing, ovvero tramite copia delle ricevute dei bonifici bancari effettuati dall’utilizzatore alla società di leasing.

E’ necessario inoltre copia del verbale di presa in consegna del bene, per dimostrare la disponibilità del bene. I veicoli acquisiti devono essere immatricolati per la prima volta in Italia e la dimostrazione è fornita tramite la ricevuta rilasciata dall’UMC. 

Veicoli a trazione alternativa (CNG; LNG; elettrico)

L’acquisizione di tali veicoli va dimostrata tramite:

a) il numero di targa o ricevuta presentazione istanza di immatricolazione all’UMC riportante il numero di protocollo;

b) attestazione tecnica su carta intestata del costruttore sulla sussistenza delle caratteristiche tecniche previste dal Decreto 22 luglio 2019;

c) nel caso di acquisto di dispositivi idonei ad operare le riconversioni di autoveicoli per il trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica prova documentazione dell’acquisizione con relativa omologazione.

Per i veicoli a motorizzazione ibrida (elettrica o termica) oltre al numero di targa, va allegata l’attestazione su carta intestata del costruttore sulla sussistenza delle caratteristiche tecniche, nonché l’attestazione che il veicolo è munito per la propulsione di almeno 2 diversi convertitori di energia e di 2 diversi sistemi di immagazzinamento dell’energia a bordo del veicolo.

Radiazione per rottamazione di veicoli di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 11,5 ton con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica EuroVI

E’ necessario produrre la seguente documentazione:

a) prova avvenuta rottamazione con targa del veicolo rottamato, con dichiarazione impresa demolizione di avvenuta rottamazione ovvero di presa in carico del veicolo per la successiva rottamazione;

b) prova avvenuta immatricolazione veicolo EuroVI per la prima volta in Italia, con numero di targa;

Sono ammissibili a incentivo i veicoli commerciali leggeri N1 e N2 euro6 D-TEMP compresi tra 3,5 e 7 ton omologati con regolamento Light Duty (euro6 D-TEMP – regolamento n.715/2017) e i veicoli omologati con la normativa Heavy Duty (EuroVI step D- Regn. 595/2009).

La documentazione da produrre è analoga a quella per i veicoli pesanti, sopra indicata. 
Acquisizione rimorchi/semirimorchi nuovi di fabbrica per il trasporto combinato, anche mediante locazione finanziaria

L’acquisizione di rimorchi/semirimorchi per il trasporto combinato ferroviario a norma UIC

596-5 e per quello combinato marittimo a norma IMO con i ganci nave, dotati di dispositivi innovativi deve essere dimostrato mediante: 

a) numero di targa e dimostrazione della prima immatricolazione in Italia in data successiva al 25 ottobre 2019;

b) attestazione del costruttore sulla sussistenza dei requisiti tecnici (UIC ed IMO);

c) documentazione relativa all’installazione dei dispositivi innovativi con indicazione del relativi costi.

Piccole e medie imprese devono inoltre fornire la seguente documentazione:

a) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante che l’investimento è stato realizzato per creare un nuovo stabilimento, o ampliamento di stabilimento esistente, con produzione di nuovi prodotti aggiuntivi, ecc;

b) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante attestante il numero delle unità di lavoro addette (ULA) ed il volume del fatturato conseguito nell’ultimo esercizio fiscale.

Acquisizione di rimorchi, semirimorchi ed equipaggiamenti per autoveicoli specifici

superiori a 7 ton allestiti per trasporti in regime ATP e sostituzione delle unità frigorifere/calorifere

Gli aspiranti agli incentivi hanno l’onere di produrre:

a) certificazione del costruttore circa la sussistenza dei requisiti tecnici previsti dal Decreto 336/2019 per le unità frigorifere/calorifere;

b) documentazione attestante il numero di targa o della ricevuta di istanza di immatricolazione con numero di protocollo all’UMC, ai fini della dimostrazione che l’immatricolazione è avvenuta in data successiva all’entrata in vigore del Decreto 336/2019;

c) in caso di sostituzione delle unità frigorifere/calorifere installate sui rimorchi/semirimorchi, attestazione del costruttore che le nuove unità sono alimentate da motore conforme alla fase V del Reg.2016/1628 o da unità criogeniche autonome non collegate al motore del veicolo oppure da unità elettriche funzionanti con alternatore collegato al motore del veicolo trainante.

Piccole e medie imprese devono inoltre fornire la seguente documentazione:

a) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante che l’investimento è stato realizzato per creare un nuovo stabilimento, o ampliamento di stabilimento esistente, con produzione di nuovi prodotti aggiuntivi, ecc;

b) dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante attestante il numero delle unità di lavoro addette (ULA) ed il volume del fatturato conseguito nell’ultimo esercizio fiscale.

Acquisizione casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse

Per l’acquisizione di tali beni, anche mediante locazione finanziaria, è necessario produrre:

a) contratto o ordinativo d’acquisto di data posteriore al 25 ottobre 2019, da cui risulti il rispetto delle proporzioni di 8 casse mobili ed 1 rimorchio/semirimorchio portacasse per ciascun gruppo;

b) documentazione relativa alla consegna dei beni in data successiva al 25 ottobre 2019;

c) attestazione rilasciata esclusivamente dal costruttore circa la sussistenza dei requisiti tecnici delle UTI e la rispondenza alla normativa internazionale;

d) la documentazione relativa al numero di targa ovvero copia di ricevuta di presentazione all’UMC dell’istanza di immatricolazione con numero di protocollo, ai fini della dimostrazione che l’immatricolazione è avvenuta in data successiva al 25 ottobre 2019.

Rendicontazione ed attività istruttoria – Soggetto gestore

Il lavoro istruttorio curato da RAM, come per il passato, deve essere validato dalla Commissione ministeriale all’uopo costituita che determina l’accoglimento delle istanze o il respingimento motivato, dandone comunicazione all’impresa tramite PEC.

In presenza di lacune sanabili nelle domande, viene inviata una PEC ed entro un tempo non superiore a 15 giorni l’impresa deve integrare con quanto richiesto; in nessun caso ciò potrà riguardare la documentazione dovuta all’atto della presentazione della domanda che doveva essere inviata a pena di esclusione.

Cumulabilità degli aiuti

In caso di identità di costi ammissibili e dei beni oggetto degli incentivi, gli aiuti erogabili ai sensi del Regolamento sugli aiuti di Stato n. 651/2014, non possono essere cumulati con altri aiuti di Stato.

Per la verifica del rispetto delle norme sul cumulo fra aiuti di Stato, il MIT si avvale del registro nazionale sugli aiuti di Stato (R.N.A.) curato dal Ministero dello sviluppo economico.

Verifiche e controlli

Al fine di assicurare il rispetto del vincolo di inalienabilità dei veicoli soggetti ad incentivo, il CED della Motorizzazione provvede all’inserimento del blocco informatico sulle targhe dei veicoli.

Con il tasso 0 cresce la voglia di investire nelle polizze vita.

Le gestioni separate e le polizze vita multi-ramo consentono di impiegare i risparmi in strumenti con una volatilità limitata e con il capitale insequestrabile e impignorabile

Nell’era dei tassi a zero non ci sono soltanto i certificati d’investimento tra i prodotti più gettonati dai risparmiatori italiani alla ricerca di rendimento e di protezione del capitale. Un posto d’onore se lo guadagnano anche le polizze vita che, in base ai dati dell’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (Ania) hanno raccolto 64,3 miliardi di euro nei primi otto mesi di quest’anno.

GESTIONE SEPARATA

All’interno di questa tipologia di prodotti assicurativi si distinguono, per importanza e per diffusione nei portafogli delle famiglie, le polizze tradizionali e quelle multi-ramo. I premi versati in una polizza vita tradizionale, che rientra nel cosiddetto “Ramo I’” confluiscono in una gestione separata, il cui nome deriva dal fatto che il patrimonio è per l’appunto “segregato” da ogni altro patrimonio della compagnia assicurativa e, in virtù di questa caratteristica, potrà essere incassato solo dai risparmiatori che vi hanno investito o dai beneficiari della polizza.

CAPITALE IMPIGNORABILE E INSEQUESTRABILE

Inoltre, in base a quanto stabilisce il Codice Civile (art.1923), le somme dovute al beneficiario sono escluse dall’asse ereditario e sono impignorabili. Da notare che anche in caso di fallimento della compagnia il capitale accantonato spettante al beneficiario resterebbe non aggredibile, garantendo quindi al beneficiario la massima sicurezza sui risparmi accantonati nel tempo.

TITOLI CONTABILIZZATI A VALORE STORICO

I titoli acquistati dalla compagnia e inseriti nella gestione separata – in particolare i titoli di Stato e le obbligazioni – sono mantenuti tendenzialmente fino alla loro scadenza e vengono valorizzati al prezzo a cui sono stati inizialmente acquistati : è il cosiddetto criterio di contabilizzazione a “valore storico”. La rivalutazione dei titoli in portafoglio spalmata in modo lineare negli anni, in aggiunta alle cedole incassate, permette di aumentare nel tempo il valore della gestione in modo graduale e costante.

RENDIMENTO MEDIO ANNUO INTORNO AL 3%

Questo particolare meccanismo di gestione dei titoli in portafoglio ha permesso alle gestioni separate vita di registrare rendimenti lordi medi annui del 3% anche negli ultimi anni in modo piuttosto costante sebbene in graduale discesa (dal 3,9% del 2014 al 3,2% del 2018).

RENDIMENTO ANNUALE CERTIFICATO DA UNA SOCIETA’ DI REVISIONE

A differenza degli altri prodotti finanziari, come per esempio gli Etf o i fondi comuni di investimento, le gestioni separate non pubblicano infatti il valore della quota ogni giorno, una volta la settimana o al mese. All’inizio di ogni anno, viene calcolato il rendimento per l’anno solare che si è concluso: questo viene certificato da una società di revisione contabile esterna che ne attesta l’autenticità e, infine, riconosciuto agli investitori. La combinazione delle regole di bilancio e dell’attività di gestione rendono stabile e continuo nel tempo l’andamento della gestione Sseparata garantendo tranquillità e sicurezza all’investitore.

POLIZZE MULTI-RAMO

Proprio queste caratteristiche peculiari vengono sfruttate nelle polizze vita multi-ramo che consentono di collegare, in un unico contratto, le gestioni separate alle polizze unit linked, in modo da offrire al contraente la possibilità di ritagliarsi, grazie anche ai consigli del consulente di fiducia, il giusto mix tra le due diverse tipologie di polizze.

LE UNIT LINKED

I fondi interni delle unit linked, permettono infatti di partecipare nel medio lungo termine alle opportunità offerte dalle asset class più rischiose come le azioni, le obbligazioni societarie, i mercati emergenti, le valute e le materie prime.

AMPIA FLESSIBILITA’

Tramite le polizze multi-ramo, ogni risparmiatore può scegliere il giusto mix tra le due componenti, scegliendo la quota più prudente da investire nella gestione separata e quella più aggressiva da dedicare alle unit linked. Percentuali che possono essere modificate in qualsiasi momento per adeguarle sia alle mutate condizioni dei mercati finanziari e sia alle esigenze familiari, senza dover disinvestire e senza sostenere nuovi costi: è sufficiente effettuare uno switch tra un fondo e l’altro della multi-ramo, per cambiare subito il profilo del proprio investimento coerentemente con la propria attitudine al rischio. Una flessibilità che rende questi prodotti un efficiente strumento di pianificazione finanziaria di medio lungo termine.

Fonte finanzalounge

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Vuoi risparmiare sulle tasse? Scopri come, entro dicembre 2019 .

Il fondo pensione vista la sua funzione essenziale, quella cioè di consentire a tutti di costruirsi una pensione di scorta, è fiscalmente agevolato come nessun altro strumento di risparmio. Chi aderisce ad un fondo pensione viene “premiato” nel vero senso della parola. Ogni anno, infatti, può dedurre fiscalmente dal reddito da dichiarare ai fini IRPEF i contributi versati e può farlo fino a un limite di ben 5.164,57 euro.

Questo significa pagare meno tasse. Per non perdere il vantaggio di quest’anno basta aderire e contribuire a un fondo pensione entro dicembre 2019. In questo modo si potrà far valere quanto versato già nella dichiarazione dei redditi del prossimo anno.

L’entità del risparmio fiscale dipende da quanto si contribuisce e dal reddito lordo. In alcuni casi le imposte IRPEF risparmiate sono pari quasi alla metà di quanto versato nel fondo pensione. 

Chiunque ha un reddito IRPEF da dichiarare può avvalersi di questo vantaggio ulteriore, pesino chi ha versato per un soggetto fiscalmente a carico.

Ma se viene superato il limite o semplicemente non si può dedurre? Anche in questi casi c’è un beneficio fiscale: la detassazione totale di quanto versato e non dedotto.

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Ristoro alle imprese dell’autotrasporto in seguito al crollo di Ponte Morandi

Sulla  Gazzetta Ufficiale n.237 del 9 ottobre us è stato pubblicato  il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che stabilisce le modalità e i criteri per la presentazione della domanda inerente al ristoro delle maggiori spese per i tragitti forzati che le imprese conto terzi, iscritte all’Albo dell’Autotrasporto, devono sostenere per gli anni 2019 e 2020 a seguito del crollo del ponte Morandi.

Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 80 milioni per il 2019 e 80 milioni per il 2020.

Il decreto ricalca sostanzialmente quello precedente, relativo al 2018, sia per quanto riguarda le spese ammissibili, sia per le modalità di presentazione della domanda.

L’unica novità riguarda l’introduzione, tra le spese ammissibili, delle soste all’interno delle aree portuali che siano risultate superiori ai tempi operativi individuati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale con apposito regolamento.

Come assicurare la propria Casa

Per vivere con serenità è necessario sentirsi al sicuro e protetti all’interno delle mura di casa.

Per questo molte compagnie assicurative si dedicano a trovare le soluzioni cucite su misura per garantire ai propri clienti la protezione più completa possibile contro gli imprevisti che possono colpire la quotidianità.

E tra questi imprevisti, molti riguardano direttamente i rischi e i danni che possono verificarsi all’interno delle mura domestiche, ma anche al loro esterno.

Cosa è la polizza sulla casa

La polizza sulla casa è un tipo di assicurazione che garantisce una copertura rispetto ad alcuni danni che possono verificarsi dentro una casa, o che, dall’interno, possano andare a provocare danni all’esterno coinvolgendo anche terze persone. Un esempio è un incendio che va ad arrecare danno all’abitazione del vicino.

Quindi, considerando le tante casistiche che si possono verificare, è necessario confrontare le polizze casa che vengono proposte dalle varie agenzie assicurative.

Come scegliere una polizza casa ad hoc

Come già accennato, gli eventi che possono verificarsi all’interno di una casa sono molti cosى come le ipotesi paventate dalle polizze. Quindi, non resta che capire quale è il nostro stile di vita per capire quali rischi genera.

Come prima cosa bisogna considerare i soggetti che vivono all’interno della casa. Se ci sono dei minorenni sarà bene orientarsi verso una polizza che tutela contro i danni che provocano i ragazzi. Puٍ succedere infatti che un bambino, giocando a pallone in giardino, rompa la finestra di un vicino.

Altre polizze considerano l’animale domestico un membro della famiglia a tutti gli effetti e in grado di arrecare danno a terzi, ad esempio nel caso in cui decida di mordere il postino.

Vanno considerati anche i soggetti che usufruiscono temporaneamente dell’abitazione, come ad esempio i collaboratori domestici che, mentre lavorano, potrebbero causare danni a terzi.

Una volta capito chi sono i soggetti all’interno dell’abitazione bisogna considerare gli oggetti che si trovano al suo interno.

Se abbiamo dei beni di valore, allora sarà opportuno scegliere una polizza che copra furti o rapine.

Alcune polizze rimborsano il valore degli oggetti rubati ed i danni legati al furto come la rottura di porte e finestre.

Passiamo poi al tipo di casa da assicurare.

Se l’abitazione è adiacente ad altre, si puٍ scegliere una di quelle polizze che coprono i danni causati da perdite d’acqua o dalla caduta di oggetti dal balcone.

Vi sono delle polizze pensate anche per i locatari degli immobili come quelle che tutelano dai danni causati da perdite d’acqua o da incendi.

Per scegliere la miglior polizza bisogna quindi considerare la situazione soggettiva, magari confrontando tra i diversi prezzi che si trovano sul mercato assicurativo. Una volta compreso che tipo di stile di vita si ha, quali soggetti abitano la casa e che tipo di abitazione è questa, non c’è che da richiedere vari preventivi e scegliere quello migliore.

Nel caso in cui si trovassero polizze che presentano le stesse condizioni, non c’è che da scegliere quella che per noi è più conveniente e confacente alla situazione economica.

Fonte il denaro.it

Autotrasporto. Rimborso accise sul gasolio terzo trimestre 2019

A decorrere dal 1° ottobre e fino al 31 ottobre p.v. le aziende aventi diritto possono presentare le istanze di rimborso delle accise sul gasolio relative ai consumi effettuati nel terzo trimestre 2019 (1° luglio– 30 settembre 2019).

Al riguardo l’Ageniza delle Dogane con propria nota del 26.09.2019 ha fornito le istruzioni per la compilazione delle domane ricordando che sul proprio sito è presente il software per la compilazione.

Al fine di poter fruire delle agevolazioni è obbligatoria l’indicazione, nella fattura elettronica della targa del veicolo rifornito da impianti di distribuzione carburanti, come indicato nella nota dell’Agenzia delle Dogane n. 64837 del 7.6.2018. Il beneficio, come noto, non spetta per i consumi relativi ai veicoli di categoria Euro 2 o inferiori.

L’ammontare del beneficio per i consumi effettuati tra il 1° luglio e il 30 settembre 2019 è pari a 214,18 euro per mille litri di gasolio.
Possono usufruire dell’agevolazione tutti i soggetti che operano con veicoli di massa complessiva pari o superiore a 7,5 t, comprovando i consumi effettuati mediante le relative fatture di acquisto.

Per la fruizione dell’agevolazione con modello F24, deve essere utilizzato il codice tributo 6740.

I crediti sorti con riferimento ai consumi relativi al 3° trimestre 2019 potranno essere utilizzati in compensazione entro il 31 dicembre 2020. Da tale data decorre il termine per la presentazione dell’istanza di rimborso in denaro delle eccedenze non utilizzate in compensazione, le quali dovranno pertanto essere presentate entro il 30 giugno 2021.