Tan Chong Meng, ceo di PSA: “Recessione in vista. La ripresa? Solo fra 2-3 anni”

Genova – Tan Chong Meng, ceo del gruppo PSA International, prevede che la pandemia di Covid-19 ridurrà l’attività degli operatori terminalistici globali per due – tre anni. Nel frattempo, ci sarà un aumento della regionalizzazione dei traffici. Tan ha voluto condividere i suoi pensieri sui prossimi mesi con un messaggio video pubblicato sui social media e che ShipMag ha deciso di riprendere.

Il ceo di PSA, multinazionale che gestisce anche il porto container di Genova-Pra’, ha detto che “dobbiamo essere preparati ad una recessione”. Un rimbalzo economico? “Può avvenire ma solo con aziende sane e in salute, non è il certo il caso adesso”. Tan sottolinea che in questi mesi “c’è stata una folle corsa al commercio online e alle piattaforme di lavoro virtuali, ma questo è riuscito solo a far andare avanti il mondo con una marcia molto bassa”.

La ripresa per il commercio e le attività di PSA a livello globale richiederà anni, anziché mesi. “Anche se alla fine il consumo tornerà, rimarrà lento nel medio termine, e quindi la nostra attività che si basa sul traffico di container sarà probabilmente frenata per circa due o tre anni e anche questa flessione dipenderà in quanto tempo il mondo uscirà Covid-19 , ha spiegato Tan.

Il ceo di PSA prevede anche uno spostamento verso la regionalizzazione dei traffici e una minore dipendenza dalla Cina come centro di produzione. “I produttori potrebbero concentrarsi maggiormente sulla regionalizzazione per abbreviare le catene di approvvigionamento, gestire le scorte in modo più efficace e raggiungere i mercati più rapidamente. Ciò potrebbe accelerare lo spostamento della produzione dalle tradizionali fabbriche globali come la Cina alle zone di produzione regionali”. Tan aggiunge: “Il commercio intra-regionale probabilmente potrebbe crescere più rapidamente di quello inter-regionale, e per noi il primo tipo di commercio potrebbe anche diventare quello preferenziale. Poi per dare continuità al traffico anche al di fuori del centri logistici regionali sarebbe importante che i clienti internazionali utilizzassero il trasporto intermodale in modo fluido e supportato dalla tecnologia per controllare in tempo reale la movimentazione della merce “.

Fonte Shipmag