Il Jazz nell’Agenzia Overform Assicura UnipolSai di Genova.

Il Black Friday già inusuale per un’agenzia di assicurazioni termina in una splendida festa ancor più originale a base di jazz suonato in combinata con la fisarmonica di Fabio Giorgy, il Basso di Enrico Zilli e la batteria di Uriel Kuhnreich ovviamente solo nell’originale Overform Assicura capitanata dalla consolidata coppia nel business e nella vita Saverio Zavaglia e Erika Roccatagliata.

Abbiamo chiesto all’Amministratore di Overform Assicura come si è’ articolata la settimana di sconti assicurativi:

“La prima volta che ho sentito parlare di Black Friday nel settore assicurativo era il 2018 e sinceramente non ho reagito bene, il primo pensiero è’ stato quello di un’azione che suonava di poca professionalità.

Poi dopo un’attenta analisi e riflessione abbiamo deciso di tentare l’esperienza Black Friday e di dare l’opportunità a tutti quelli che avevano la necessità di effettuare un acquisto dedicato alla protezione del patrimonio come la polizza Casa o della persona come la polizza mancato reddito più comunemente detta Infortuni di beneficiare di uno sconto del 30%.

La risposta è’ stata interessante, e divertente anche per noi che abbiamo trascorso la settimana a promuovere questa iniziativa.

La nostra Agenzia mira costantemente a migliorare i proprio standard di qualità e di experience per i nostri clienti.

Tutto questo grazie all’impegno di tutto lo staff e grazie alla tecnologia che ci offre UnipolSai per strutturare polizze precise e tagliate su misura del cliente attraverso la consulenza.

Attenzione e orientamento al cliente sono i nostri driver e desideriamo far vivere al cliente la nostra sede come luogo di divertimento e conoscenza.

Questo è’ stato solo un assaggio, il 2020 infatti lo dedicheremo ad approfondire la materia assicurativa invitando i nostri clienti ad eventi formativo ludici che terremo mensilmente nella nostra sede di Corso Europa. “

All’evento hanno partecipato circa 70 persone tanti clienti e amici . Presente anche il Presidente del Municipio Levante Dott. Francesco Carleo, il comandante della Stazione Carabinieri di GENOVA Nervi con le rispettive signore e la consolidata è simpaticissima coppia Mariangela Guido e Andrea Zafferani.

Il servizio catering è’ stato fatto da Cooper Pane & Pasticcini di Albaro e le fotografie dal famoso Fotografo della movida Genovese Maurizio Piperissa.

La domanda assicurativa cambia: il caso Millenials

Le percezioni del rischio (statistico) e delle minacce incombenti (psicologiche) sono strettamente dipendenti dalla mentalità delle persone e dal modo con cui esse si rappresentano il mondo che le circonda.

Dunque, un fenomeno storico; costantemente influenzato dal cambiamento di sguardo collettivo al variare dell’epoca. E tutto ciò ha moltissimo da spartire con la professione assicurativa, in cui il professionista è chiamato – in qualche misura – ad assumere anche i tratti del sociologo. Proprio perché opera in uno dei crinali della convivenza più battuti dai venti della sensibilità collettiva.

Soprattutto in presenza di traumi che modificano gli orientamenti prevalenti.

Prendiamo ad esempio quel tragico 11 settembre 2001, quando i terroristi dirottarono due aerei contro le Torri Gemelle di New York: una catastrofe umana che determinò il cambio radicale nella percezione del rischio/minaccia, di cui si diceva, a livello planetario; in particolare a Occidente.

Un importante intellettuale recentemente scomparso – Zygmunt Bauman – riassunse il cambio di percepito in una gradazione espressiva propria della lingua inglese, di cui l’italiano è privo: il passaggio da “security” (sicurezza esistenziale, in quanto collocazione nella società) a “safety” (sicurezza personale, come incolumità); a fronte di un’accelerazione sul fronte dell’incertezza: «La sicurezza per la quale siamo in apprensione […] non è la sicurezza del nostro posto nella società dell’orgoglio dell’abilità tecnica, del rispetto di sé, […] ma la sicurezza nei confronti di coloro che violano la nostra proprietà e degli estranei sulla porta di casa, da vagabondi e mendicanti, maniaci sessuali dentro e fuori casa, avvelenatori di pozzi e dirottatori di aerei» (L’Europa è un’avventura, Laterza, Roma/Bari 2006 pag. 83).

Se – dunque – la domanda assicurativa varia con lo spirito del tempo, altrettanto carica di effetti e influenza è la variazione nelle platee generazionali. Dato evidente analizzando i modelli di rappresentazione dei giovani che avevano attraversato la terribile esperienza dei conflitti mondiali, portatori di bisogni materialissimi (la fame, un tetto, la sopravvivenza), rispetto ai loro figli – “baby boomers” – a cui la pace del dopoguerra induceva attese immateriali, di qualità della vita.

Oggi occupano la scena i cosiddetti Millennials, le coorti nate a cavallo del nuovo secolo/millennio, portatori di giudizi di valore dai quali le risposte assicurative non possono prescindere. Che impegnano l’assicuratore a intense opere di ricognizione e a elaborazioni originali.

Infatti ci troviamo innanzi a quelle che il sociologo di Berkeley Manuel Castells definisce “le tribù del pollice”, praticanti bulimiche delle tecnologie di comunicazione mobile: «il modo in cui i giovani si appropriano della tecnologia della telefonia mobile contribuisce alla creazione della loro cultura» (Mobile communication e trasformazione sociale, Guerini, Milano 2008 pag. 174).

Non a caso vanno diffondendosi polizze che assicurano da furti e altre disavventure l’odierno simbolo della “generazione digitale”: l’I-Phone.

Saverio Zavaglia

Ceo Overform Assicura